Il 16 marzo alle 15:00 il noto antropologo inglese Tim Ingold inaugura la sessione primavera/estate 2023 del programma di residenza artistica di Fabrica con una lecture online dal titolo Ways of remembering, ways of longing.
Siamo abituati a pensare alle generazioni passate, presenti e future come strati che si sovrappongono. Ci proiettiamo nel futuro vivendo nel presente e considerando il passato come patrimonio o archivio. E se la vita stessa ci portasse a seguire, nel futuro, le vie degli antenati che ci hanno preceduto?
Come in un palinsesto, il passato emerge mentre il presente si consuma. Ricordare, piuttosto che accedere ad un passato archiviato, è un modo di proiettarci nel futuro. Non è tanto una sedimentazione quanto un dissotterramento. Nel ricordare persone e cose, le desideriamo. Ma desiderare non è bramare un passato che è finito o un futuro che non è ancora arrivato; non c’è niente di nostalgico né di utopico. È piuttosto sentire la strada che abbiamo davanti senza vederne la fine.
Tim Ingold, CBE, FBA, FRSE è Professore Emerito di Antropologia Sociale presso l’Università di Aberdeen. Ha svolto ricerche sul campo in Lapponia e scrive di ambiente, di tecnologia, di organizzazione sociale nel nord circumpolare, di animali nella società umana, di ecologia e della teoria dell’evoluzione. Il suo lavoro più recente esplora la percezione ambientale e la pratica qualificata, posizionandosi tra antropologia, archeologia, arte e architettura. Tra i suoi libri più recenti, The Perception of the Environment (2000), Lines (2007), Being Alive (2011), Making (2013), The Life of Lines (2015), Anthropology and/as Education (2018), Anthropology: Why it Matters (2018), Corrispondenze (2020) e Imagining for Real (2022).
Ingold è Fellow della British Academy e della Royal Society di Edimburgo.
Il tema della sessione marzo – luglio 2023 del programma di residenza di Fabrica è “Arcaismo”, ovvero un ritorno ad una conoscenza ancestrale e a quelle abitudini armoniche che si sono perse nel tempo. Una riscoperta dei nostri valori arcaici, del pensiero autoctono e indigeno, della connessione essenziale con il mondo naturale. Un ritorno all’animismo, al pensiero profondo, all’ascolto attento, ad una regressione archeologica affinché il passato diventi modello per il futuro.
Il programma, curato dall’artista e regista spagnolo Carlos Casas, è costituito da una serie di workshop e conferenze con mentor ed esperti internazionali che accompagnano i giovani creativi di Fabrica in un percorso di ricerca finalizzato alla realizzazione di una live exhibition a conclusione del loro periodo di residenza a luglio 2023. Gli eventi del programma sono gratuiti e aperti al pubblico.
Per il nuovo semestre sono stati selezionati 17 giovani creativi da 13 Paesi: India, Spagna, Italia, Australia, Olanda, Irlanda, Repubblica Domenicana, Usa, Brasile, Corea, Francia, Russia, Giappone.