Il 13 dicembre alle 19:00 l’artista italiano Quayola sarà a Fabrica per una conferenza in presenza aperta al pubblico.
Quayola impiega la tecnologia come lente per esplorare le tensioni e gli equilibri tra forze apparentemente opposte: il reale e l’artificiale, il figurativo e l’astratto, il vecchio e il nuovo. Costruendo installazioni immersive, spesso ospitate in siti architettonici storicamente significativi, è impegnato nella reinvenzione delle immagini canoniche attraverso le tecnologie contemporanee. La pittura paesaggista, la scultura e l’iconografia classica sono alcune delle estetiche tradizionali di cui si serve come punto di partenza per le sue opere d’arte ibride e installazioni immersive. La sua pratica variegata si basa sulla creazione di software personalizzati, per declinarsi attraverso performance audiovisive, video, sculture o opere su carta.
Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni internazionali tra cui V&A Museum di Londra; Park Avenue Armory di New York; Bozar di Bruxelles; National Art Center di Tokyo; UCCA di Pechino; How Art Museum di Shanghai; SeMA di Seoul; Biennale di San Paolo; Triennale di Milano; Palais de Tokyo di Parigi; Musei Nacional d’Art de Catalunya di Barcelona; British Film Institute di Londra; Cité de la Musique di Parigi; Grand Theatre du Bordeaux; Ars Electronica Festival di Linz; Elektra Festival di Montreal; Sonar Festival di Barcellona e al Sundance Film Festival.
Quayola collabora frequentemente con numerosi progetti musicali, lavorando al fianco di compositori, orchestre e musicisti tra i quali la London Contemporary Orchestra, la National Orchestra di Bordeaux, l’Ensemble Intercontemporain, Vanessa Wagner, Jamie XX, Mira Calix, Plaid e Tale Of Us.
Nel 2013 è stato premiato con il Golden Nica ad Ars Electronica.
La conferenza di Quayola fa parte del programma di residenza “Otherworlding” curato da Carlos Casas.
Photo credit Skino Ricci