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Asuka Akagawa [he/him, JP] |
Li estas kiu? |
IG web | Performance-Installation, 2023 |
[EN]Asuka Akagawa is a Japanese interdisciplinary artist, composer, guitarist, and researcher focusing on bringing fundamental, underlying, and potential social issues to the surface through manifestations of such phenomena and demonstrations of alternative approaches utilising primarily sound as an expressive means. When Akagawa picked up the guitar at age 15, he immediately became addicted to the complexity of the instrument as he was raised in a family of mathematicians (architect/interior designer). Unlike the piano or the Koto (a traditional Japanese stringed instrument), both of which he briefly studied at an early age, the guitar had five places to play the same note. This complexity of the instrument allowed him to approach the guitar the same way he solved a puzzle. Accordingly, he began studying music theory at an early stage, soon immersing himself in its utilisation in composition and improvisation. Moreover, as Akagawa found equal interest in all genres of music, he never sought to specialise in a specific style. Instead, he prefers to blend elements from various cultures and seeks to develop a unique and personal sound. While Akagawa mainly works with sound, he explores the potentiality of interdisciplinary art, incorporating visual expression, digital signal processing, and computer programming as extensions of his practice. [IT]Asuka Akagawa è un artista interdisciplinare, compositore, chitarrista e ricercatore giapponese che si concentra sul portare in superficie questioni sociali fondamentali, sottostanti e potenziali, attraverso manifestazioni di tali fenomeni e dimostrazioni di approcci alternativi che utilizzano principalmente il suono come mezzo espressivo. Quando Akagawa ha preso in mano la chitarra all'età di 15 anni, è diventato immediatamente dipendente dalla complessità dello strumento, essendo cresciuto in una famiglia di matematici (architetto/interior designer). A differenza del pianoforte o del Koto (uno strumento tradizionale giapponese a corde), entrambi studiati in giovane età, la chitarra aveva cinque punti per suonare la stessa nota. Questa complessità dello strumento gli ha permesso di avvicinarsi alla chitarra nello stesso modo in cui risolveva un puzzle. Di conseguenza, iniziò presto a studiare la teoria musicale, immergendosi presto nel suo utilizzo nella composizione e nell'improvvisazione. Inoltre, poiché Akagawa ha trovato uguale interesse in tutti i generi musicali, non ha mai cercato di specializzarsi in uno stile specifico. Preferisce invece fondere elementi di varie culture e cerca di sviluppare un suono unico e personale. Pur lavorando principalmente con il suono, Akagawa esplora le potenzialità dell'arte interdisciplinare, incorporando l'espressione visiva, l'elaborazione del segnale digitale e la programmazione informatica come estensioni della sua pratica. |
[EN]»Li estas kiu?« explores relationships between individuals, technology, and nature amidst an era of rapid information and telecommunications innovations. Especially after the outbreak of COVID-19, developed countries saw one of the most remarkable culminations of remote communication. Through perhaps satirical demonstrations, »Li estas kiu?« seeks to manifest alternative approaches to interacting with technology and nature in today's society. The work metaphorically communicates appreciation for the sky—one of the most minimal yet subliminally influential natural elements— through contextualisation of fundamental perceptual elements. Special Thanks: All staff members and fellow residents at Fabrica Research Centre [IT]»Li estas kiu?« esplora le relazioni tra individui, tecnologia e natura in un’era di rapide innovazioni nell’informazione e nelle telecomunicazioni. Soprattutto dopo lo scoppio del COVID-19, i paesi sviluppati hanno visto una straordinaria impennata della comunicazione a distanza. Attraverso manifestazioni a tratti satiriche, »Li estas kiu?« presenta approcci alternativi all’interazione con la tecnologia e la natura nella società odierna. L’opera comunica metaforicamente l’apprezzamento per il cielo, uno degli elementi naturali più minimali ma subliminalmente influenti, contestualizzandolo tra elementi percettivi. |
An exhibition about other worlds | Otherworlding — AW22/23 Semester Program | Contact | Imprint |