Giovedì 21 settembre alle 19:00, i registi e artisti-ricercatori Emilia Tapprest e Matthew C. Wilson saranno a Fabrica per una presentazione e proiezione aperta al pubblico.
Emilia Tapprest, fondatrice di NVISIBLE.STUDIO, è una regista finlandese-francese e ricercatrice nell’ambito del design. Dopo una formazione in design industriale, si è dedicata al cinema per affrontare la complessità e l’intensità delle esperienze vissute e incarnate. Unendo questi due campi, esplora il modo in cui i sistemi, le interfacce e le narrazioni culturali interagiscono con le persone in modo emotivo e preconscio, spesso all’interno di scenari speculativi. Tapprest ha studiato design industriale alla Aalto University di Helsinki e ha conseguito una seconda laurea in belle arti e cinema presso il Sandberg Institute nel 2019. Il suo lavoro è stato presentato su piattaforme internazionali come Vdrome, Kunstverein Schattendorf, Impakt Festival, VISIO European Programme on Artists’ Moving Images e Bologna Art City. Ha partecipato alle residenze della Jan van Eyck Academie (2021), di FilmForward (2021) e di Rupert AiR (2023), tra le altre.
Matthew C. Wilson è un regista e artista americano stabilitosi nei Paesi Bassi. Nei suoi video, nelle sculture e nelle installazioni lo spettatore incontra una serie di agenti — umani, non umani e intersoggettivi — coinvolti nei processi naturali e nelle forze storiche in continua evoluzione. I suoi progetti utilizzano approcci orientati alla ricerca e al site-specific, e sono metodologicamente eclettici per seguire l’inerzia della modernità, attraverso le crisi ecologiche contemporanee e orientandosi verso ipotetici futuri. Wilson ha conseguito un master in arti visive alla Columbia University. Ha partecipato al Whitney Independent Study Program e a numerose residenze, tra cui Skowhegan e la Jan van Eyck Academie. I suoi film sono stati proiettati a mostre in Europa, negli Stati Uniti e, in particolare, su Vdrome.org, all’IFFR – International Film Festival Rotterdam, all’Eye Filmmuseum di Amsterdam e all’HKW – Haus der Kulturen der Welt di Berlino.
L’evento fa parte del programma di residenza Co-Ecologies. Oltre l’antropocene curato da Carlos Casas. Tapprest e Wilson cureranno anche il workshop di tre giorni Abitare il Cinema, che esplora il cinema non solo come medium, ma anche come modalità di abitare i mondi. Il workshop eserciterà la sensibilità cinematografica degli artisti in residenza con un approccio in cui il cinema è concepito come un processo di accrescimento e spostamento dei sensi attraverso la trasformazione di spazi fisici in spazi speculativi e psicologici. Così, usando il mondo, creeranno altri mondi. Esercizi pratici, seminari, proiezioni, dimostrazioni tecniche e tutoraggio prepareranno i partecipanti a produrre esperimenti di immagini in movimento sulla cui esperienza rifletteranno poi collettivamente.