Lunedì 20 novembre alle 19:00 Fabrica ospita Christina Seely, visual artist americana la cui pratica si basa sulla relazione sempre più debole tra Uomo e Natura.
Il lavoro di Christina Seely si pone nell’intersezione tra arte, scienza, spiritualità e design. Le sue opere stimolano nuovi modi di percepire noi stessi e di affrontare emozioni complesse legate al nostro tempo in una realtà caratterizzata dall’urgenza climatica.
Durante la conferenza, l’artista racconterà la sua esperienza sul campo lavorando a fianco di climatologi nelle zone più remote del pianeta, quali gli ecosistemi artici e tropicali, per far emergere una comprensione empatica di queste regioni in cambiamento.
Le sue opere sono state esposte in mostre nazionali e internazionali e sono presenti in molte collezioni pubbliche e private. Le sue mostre personali “Next of Kin: Seeing Extinction Through An Artist’s Lens” e “Dissonance and Disturbance” sono state ospitate rispettivamente dal Museo di Storia Naturale di Harvard nel 2017 e dall’Anchorage Museum in Alaska nel 2021.
Ha conseguito il suo MFA in Fotografia presso la Rhode Island School of Design e nel 2023 ha completato un Master in Studi Teologici presso la Harvard Divinity School.
Considera l’arte come uno spazio di conversazione spirituale ed esistenziale con la scienza (occidentale), un modo per costruire una comunicazione più efficace sulla crisi climatica.
Attualmente è rappresentata dalla Euqinom Gallery di San Francisco, California e da quest’anno è Guggenheim Fellow.
La conferenza di Christina Seely fa parte del programma di residenza “Co-Ecologies” curato da Carlos Casas. Christina guiderà inoltre i giovani residenti di Fabrica in un masterclass dal titolo “Fragile Energetics” incentrato sulla coscienza in questo momento di grande urgenza ecologica.
